Non ci sarà una canzone ma almeno cè un poema da un nome storicamente sublime, scritto nientepopodimenoche da Lorenzo De Medici, ovvero Lorenzo il Magnifico.
Questo capolavoro fiorentino è un poemino in ottave; inizia descrivendo il paesaggio prima e gli accadimenti poi.
La protagonista del poemino è una ninfa (per lappunto) molto attraente (daltronde col suo nome non poteva essere altrimenti) che per fuggire da uno spasimante troppo invadente si fa trasformare nella Villa di Poggio a Caiano dalla dea Diana.
Qui finisce il racconto della prima bellezza sassuta.